Scuola-lavoro, le nuove linee guida Osservatorio e bottone rosso in bilico
da ItaliaOggi – 31/7/2019 – Emanuela Micucci
«Le linee guida sono state perfezionate e inviate al Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi, ndr) per l’espressione del parere che, presumibilmente, sarà reso entro il mese di luglio, dopodiché si provvederà ad adottarle mediante apposito decreto». L’annuncio del sottosegretario all’istruzione Salvatore Giuliano alla Camera, sulla probabile prossima emanazione delle nuove linee guida sull’alternanza scuola-lavoro dopo il parere del Cspi, previsto per il 30 luglio, coglie di sorpresa le associazioni degli studenti del Forum che le riunisce presso il Miur. «Proprio in queste ore ci stiamo coordinando per degli emendamenti», spiega ad ItaliaOggi i rappresentanti delle associazioni studentesche. Come spiegato da Giuliano, infatti, il Forum è stato sentito dall’apposito tavolo tecnico costituito dal Miur per definire il documento. Ma solo di recente. Il nuovo testo delle linee guida, infatti, è stato presentato a fine giugno durante una riunione del Forum, a cui è poi stato inviato solo 10 giorni giorni fa. Sapere che il decreto verrà emanato dopo il parere del parlamentino della scuola presieduto da Francesco Scrima lascia l’amaro in bocca alle associazioni studentesche che evidenziano alcuni nodi ancora da sciogliere.
Tre in particolare, spiega Adelaide Iacobelli, segretaria nazionale Msac: «se esiste ancora un Osservatorio sull’alternanza, se rimane attivo il bottone rosso di segnalazione degli studenti e se la vecchia versione delle linee guida rimane in vigore». Il lavoro sulle linee guida da parte del Forum era cominciato già intorno a dicembre, quando l’ufficio tecnico del ministro dell’istruzione Marco Bussetti gli chiese un commento sulle vecchie linee guida e delle proposte per una nuova versione. Del resto, la legge di bilancio 2019, che il governo avrebbe emanato qualche settimana dopo, prevede la definizione del documento per l’organizzazione dei nuovi percorsi di alternanza e ne fissa l’emanazione con un decreto ministeriale entro 60 giorni dall’entrata in vigore della manovra, quindi entro l’inizio dello scorso marzo. Insomma, i tempi erano stretti. Ma non sono stati rispettati. Le linee guida, infatti, saranno adottate dal Miur non prima dell’inizio di agosto, 5 mesi dopo la scadenza prevista. Anche perché, come comunicato dal Miur alle scuole in una nota a metà febbraio, troveranno applicazione a partire dal prossima anno scolastico 2019/20 «per i progetti che avranno inizio, ovvero saranno in corso, a tale epoca». I tempi, quindi, sono strettissimi. Alcune delle proposte espresse tra dicembre e gennaio dal Forum delle associazioni studentesche, tuttavia, sono state accolto nel nuovo testo. In particolare, la sottolineatura sulla gratuità dell’esperienza di alternanza per gli studenti, sulla personalizzazione dei percorsi e la valorizzazione della Carta dei diritti e doveri degli studenti. Restano invece in bilico la valutazione dei percorsi, perché non vengano vissuti al di fuori dei mesi di scuola, e il Registro nazionale dell’alternanza per le convenzioni che le singole scuole stipulano con le aziende.
L’Alternanza scuola-lavoro diventa PCTO: informativa sulle nuove linee guida
Oggiscuola.it – 31/7/2019 – Redazione
L’Alternanza scuola-lavoro diventa PCTO: informativa sulle nuove linee guida . Il 23 luglio 2019 l’incontro con i sindacati presso la Direzione generale per gli ordinamenti del MIUR. L’informativa sullo schema di Decreto di adozione delle Linee guida inerenti ai Percorsi per le Competenze Trasversali per l’Orientamento (PCTO). L’incontro è stato chiesto dalle organizzazioni sindacali, tenuto conto che il testo è già all’esame del CSPI.
I percorsi, così denominati dalla legge di bilancio 2019, ridefiniscono l’alternanza scuola-lavoro secondo i nuovi orientamenti europei e costituiscono, a detta dell’amministrazione, un “vero cambio di paradigma delle esperienze” come attuate fino ad oggi.
Il direttore generale ha presentato la sintesi delle Linee-guida, evidenziando in particolar modo la dimensione orientativa dei percorsi. L’alto livello di flessibilità nella progettazione delle scuole e la forte valenza educativa e innovativa che valorizza la sinergia tra attività didattica e strutture ospitanti. Nonché gli esempi posti in appendice che riportano un ampio corollario di tematiche di supporto alle scuole.
Alternanza, due gli aspetti che immediatamente svelano la loro criticità
La visione dei nuovi percorsi
Tutta ruota attorno all’imprenditorialità e all’economia come punto d’approdo, rendendo protagonista l’azienda oltre l’opportunità dell’accoglienza. Questo indica una precisa scelta di campo che modifica le finalità formative. Noi intendiamo, in continuità con l’alternanza, che i PCTO debbano essere esperienze in apprendimenti plurali dove le conoscenze/competenze acquisite nella scuola trovino concreto sviluppo in altri contesti, per contribuire ad un pieno sviluppo dello studente nella prospettiva di una società complessa. E non il contrario, dove si prevede siano gli esiti delle attività del PCTO ad avere ricaduta sugli apprendimenti disciplinari.
Dal punto di vista strettamente contrattuale
Rileviamo un impianto organizzativo-didattico che incide in modo rilevante sui carichi di lavoro dei docenti, in particolare del tutor designato, destinatario di funzioni articolate e impegnative. Di pari passo constatiamo che i fondi specifici hanno visto un taglio ingente delle erogazioni, con le problematicità che questo comporta sull’individuazione di un adeguato compenso accessorio. Non è accettabile proporre l’ennesima riforma che racconti un’alternanza diventata PCTO a forte risparmio, ma con incombenze raddoppiate per tutti i lavoratori della scuola, compreso il personale di segreteria. Come da prassi ripetuta, si rischia l’ennesimo intervento nella secondaria di 2° grado che comporterà ricadute sugli ordinamenti, sulla predisposizione PTOF, sull’organizzazione didattica, sull’esame di stato, senza alcuna gradualità, condivisione, formazione.
La prima impressione ci lascia ampi margini di dubbio, nei contenuti e nel linguaggio delle Linee guida, ma anche nel metodo di attuazione delle stesse: se tutto ciò venisse confermato dall’analisi approfondita del testo, che l’amministrazione si è impegnata ad inviare, il giudizio sarà fermamente negativo e manifesteremo la nostra netta contrarietà aprendo un ampio fronte di contrasto. COMUNICATO FLC CGIL
Alternanza Scuola Lavoro: sindacati al MIUR per informativa su adozione delle linee guida PCTO. Le criticità
Tuttoscuola – 29 luglio 2019
Si è tenuto lo scorso 23 luglio 2019, presso la Direzione generale per gli ordinamenti del MIUR, un incontro di informativa sullo schema di Decreto di adozione delle Linee guida inerenti ai Percorsi per le Competenze Trasversali per l’Orientamento (PCTO). L’incontro è stato chiesto dalle organizzazioni sindacali, tenuto conto che il testo è già all’esame del CSPI. I percorsi, così denominati dalla legge di bilancio 2019, ridefiniscono l’Alternanza Scuola Lavoro secondo i nuovi orientamenti europei e costituiscono, a detta dell’amministrazione, un “vero cambio di paradigma delle esperienze” come attuate fino ad oggi.
Il direttore generale ha presentato la sintesi delle Linee-guida, evidenziando in particolar modo la dimensione orientativa dei percorsi, l’alto livello di flessibilità nella progettazione delle scuole e la forte valenza educativa e innovativa che valorizza la sinergia tra attività didattica e strutture ospitanti, nonché gli esempi posti in appendice che riportano un ampio corollario di tematiche di supporto alle scuole.
La proiezione di alcune slide ci ha consentito una prima valutazione sui contenuti dei PCTO, che saranno introdotti a partire dall’anno scolastico 2019/2020 secondo il monte-ore rimodulato dall’esercizio finanziario 2019. I sindacati hanno riferito le loro osservazioni al tavolo. Secondo FLC CGIL sarebbero due gli aspetti che svelano la loro criticità.
a La visione dei nuovi percorsi: tutta ruota attorno all’imprenditorialità e all’economia come punto d’approdo, rendendo protagonista l’azienda oltre l’opportunità dell’accoglienza. Questo indica una precisa scelta di campo che modifica le finalità formative. Secondo FLC CGIL, i PCTO dovrebbero essere esperienze in apprendimenti plurali dove le conoscenze/competenze acquisite nella scuola trovino concreto sviluppo in altri contesti, per contribuire ad un pieno sviluppo dello studente nella prospettiva di una società complessa. E non il contrario, dove si prevede siano gli esiti delle attività del PCTO ad avere ricaduta sugli apprendimenti disciplinari.
- Dal punto di vista strettamente contrattuale, invece, si rileva un impianto organizzativo-didattico che incide in modo rilevante sui carichi di lavoro dei docenti, in particolare del tutor designato, destinatario di funzioni articolate e impegnative. Di pari passo constatiamo che i fondi specifici hanno visto un taglio ingente delle erogazioni, con le problematicità che questo comporta sull’individuazione di un adeguato compenso accessorio. Non è accettabile proporre l’ennesima riforma che racconti un’alternanza diventata PCTO a forte risparmio, ma con incombenze raddoppiate per tutti i lavoratori della scuola, compreso il personale di segreteria.
Secondo i sindacati si rischierebbe l’ennesimo intervento nella secondaria di 2° grado che comporterebbe ricadute sugli ordinamenti, sulla predisposizione PTOF, sull’organizzazione didattica, sull’esame di stato, senza alcuna gradualità, condivisione, formazione. “La prima impressione – scrive FLC CGIL – ci lascia ampi margini di dubbio, nei contenuti e nel linguaggio delle Linee guida, ma anche nel metodo di attuazione delle stesse: se tutto ciò venisse confermato dall’analisi approfondita del testo, che l’amministrazione si è impegnata ad inviare, il giudizio sarà fermamente negativo e manifesteremo la nostra netta contrarietà aprendo un ampio fronte di contrasto”.